Brasile, prostitute di Rio lanciano nuova griffe
RIO DE JANEIRO – Sull'onda del successo della Daspu, la griffe lanciata lo scorso dicembre da un gruppo di prostitute carioca associate alla ong Davida, altre squillo di Rio de Janeiro hanno deciso di entrare nella moda creando un loro marchio.
L'idea stavolta è venuta in mente alla Amocavim, l'associazione dei condomini e degli amici di Vila Mimosa, tradizionale area di prostituzione nel centro cittadino di Rio. L'inaugurazione della nuova marca, che si chiamerà 'Gatinha (letteralmente, gattina) Mimosa', è prevista per settembre, ma é frutto di un progetto iniziato dalla fine del 2005. “Con il patrocinio del Ministero della cultura e di altre entità abbiamo montato laboratori e corsi di taglio e cucito”, ha spiegato la coordinatrice del progetto, Cleide de Almeida.
L'obiettivo è quello di confezionare magliette, bermuda, pantaloni, costumi da bagno e biancheria intima a prezzi particolarmente accessibili. Il valore medio di una maglietta, a titolo di esempio, sarà di 10 reais (circa quattro euro). La nascita della Daspu, pioniera tra le firme inventate da prostitute, ha suscitato scalpore e destato molta curiosità, non solo in Brasile.
Le creazioni della griffe, per l'occasione indossate da squillo di professione, sono arrivate persino a sfilare in un evento parallelo al Fashion Rio, la settimana della moda di Rio de Janeiro. Il termine Daspu è una versione ironica e inequivocabile di Daslu, nome della più grande impresa del lusso brasiliana, che da luglio 2005 sta affrontando un processo per difendersi da varie accuse, tra cui quella di evasione fiscale. Ritenendosi danneggiata, l'azienda ha anche minacciato di fare causa alla Daspu se non cambierà la propria denominazione.
Fonte ansa.it