La nuova miss Padania dice no alle concorrenti “terrone”

Il Trota

«Se il concorso si chiama miss Padania, non è giusto che partecipino i “terroni”» con queste parole la diciottenne Jessica Brugali, neoeletta miss Padania, ha commentato la recente apertura del concorso a concorrenti di origini meridionali residenti al nord da di più di dieci anni e alle ragazze extracomunitarie divenute cittadine italiane.

La ragazza, intervistata da Il Giornale, sostiene che: «L’aspetto fisico conta. Una con i capelli, gli occhi neri e i caratteri mediterranei non c’entra proprio nulla con la Padania» e continua parlando di se stessa: «Ho i caratteri del Nord. Non ho i tratti mediterranei – ha ribadito al Giornale – Sono solare e ho tanta voglia di fare. Di raggiungere i miei obiettivi».

Già queste dichiarazioni sono sufficienti a far accapponare la pelle nell’anno del cento cinquantenario dell’Unità d’Italia – ma caso mai la giovane miss ignora l’evento – ma la ragazza prosegue, dicendo la sua sulla presunta mancanza di voglia di lavorare che c’è in Italia meridionale: «Magari sì. Sono più svogliati, noi del Nord siamo meno lazzaroni».

La Brugali, forse consigliata da qualcuno più saggio di lei, ha subito ritrattato: «Non c’era alcuna intenzione di compiere discriminazioni tra ragazze del sud e ragazze del nord. Volevo solo spiegare che, a mio avviso, al concorso di Miss Padania, per la sua natura territoriale, è più giusto che partecipino giovani che fanno riferimento alle nostre terre. In realtà ci sono donne molto belle anche al Nord che hanno tratti mediterranei. Detto questo è giusto che il regolamento approvato dalla direzione del concorso apra a tutte coloro che vogliano parteciparvi».

Troppo tardi. Si spera solo che le parole della miss non siano condivise da troppe persone.

 

Fonte wakeupnews.eu