Ratti giganti addestrati per individuare mine antiuomo in Africa

La ong Apopo utilizza con successo topi giganti contro il flagello delle mine. Nel mondo esistono 230 milioni di mine ancora da eliminare. Il continente più colpito è quello africano.

Agli occhi di molti hanno ancora qualche problema di immagine ma i ratti giganti africani potrebbero rivelarsi fra i più utili animali addomesticati dall’uomo, grazie al loro sensibilissimo olfatto.

Come riporta il quotidiano britannico The Times, possono infatti venire addestrati a scoprire mine antiuomo: un progetto pilota è stato avviato in Mozambico e in Tanzania dalla ong Apopo.

“La rilevazione è la parte più difficile, pericolosa e costosa dell’azione di sminamento: i ratti sono molto più difficili da addestrare che non i cani ma sono molto più efficaci”, spiega il fondatore della ong, Bart Weetjens. I ratti sono facilmente motivabili dal cibo e vengono addestrati per segnalare la presenza di esplosivo in modo da ricevere un “premio” alimentare.

Si calcola che nel mondo vi sono circa 230 milioni di mine ancora da eliminare. Il continente più colpito è quello africano, dove si stima vi siano più di 40 milioni di mine antiuomo. Dal 1961 ad oggi, questi ordigni hanno provocato più di 250mila morti. Attualmente in Mozambico, dopo oltre 30 anni di guerra si stima vi siano sepolte 3 milioni di mine: qui, in media, 20 persone al mese vengono uccise o ferite da una mina; il 60% di questi muore per la mancanza di assistenza medica.
Tutto è stato minato: foreste, campi, linee elettriche, strade, ponti, ferrovie, aeroporti, scuole, fabbriche e abbeveratoi per il bestiame. Gli ordigni possono rimanere attivi per decenni e oltre ai morti e ai mutilati compromettono la vita delle attuali e delle future generazioni. Infatti i campi minati non possono essere coltivati e per completare lo sminamento delle aeree colpite, ai ritmi attuali, occorreranno un centinaio di anni.

Fonte virgilio.it